Prevenzione della Corruzione

Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza

dott.ssa Anna Rita D'ANSELMO

Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità

Questo Comune non ha adottato regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità.

Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti

L'ANAC non ha adottato nei confronti dell'Ente alcun provvedimento ai sensi dell'art. 1 c. 3 L. 190/2012.

Atti di accertamento delle violazioni di cui al d.lgs. 39/2013

Questo Ente non è stato assoggettato ad alcuna sanzione in relazione all'eventuale violazione di disposizioni.

Link al PIAO 2022-2024

Whisteblowing

Con il termine whistleblower si intende il dipendente pubblico che segnala illeciti di interesse generale e non di interesse individuale, di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, in base a quanto previsto dall’art. 54 bis del d.lgs. n. 165/2001 così come modificato dalla legge 30 novembre 2017, n. 179.

Il Whistleblowing è uno strumento di segnalazione degli illeciti regolamentato dal decreto legislativo n. 24 del 2023. Nuova direttiva europea sul Whistleblowing approvata con decreto legislativo 24 del 10/03/2023 entrato in vigore dal 30/03/2023

Questo strumento prevede la possibilità di denunciare all’autorità giudiziaria o contabile o divulgare pubblicamente le informazioni sulle violazioni di comportamenti, atti od omissioni che ledono l'interesse pubblico o l’integrità dell'amministrazione pubblica di cui sono venute a conoscenza nell'ambito del proprio contesto lavorativo.

Le Pubbliche Amministrazioni hanno l’obbligo di attivare propri canali di segnalazione che garantiscano la riservatezza dell’identità del segnalante, di tutte le persone coinvolte nella segnalazione, della segnalazione stessa e della relativa documentazione, inoltre sul sito istituzionale devono essere riportate informazioni chiare riguardanti le procedure e i presupposti per effettuare le segnalazioni. 
L’obiettivo è quello di proteggere i soggetti segnalanti da qualsiasi ritorsione o discriminatorie derivanti direttamente o indirettamente dalla segnalazione (es. licenziamento, demansionamento, sospensione). L'onere di provare che tali condotte o atti sono motivati da ragioni estranee alla segnalazione è a carico di colui che li ha posti in essere (ad es. il datore di lavoro).

Enti o persone che ritengono di aver subito ritorsioni possono usare il sistema di segnalazione individuato e pubblicizzato dall’ente stesso.
Nel caso in cui l’ente non abbia individuato un sistema o un sistema che tuteli la riservatezza delle persone segnalanti, è possibile rivolgere la segnalazione all’ANAC che informa immediatamente il Dipartimento della funzione pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e, in seguito, ha il compito di acquisire elementi istruttori indispensabili all'accertamento delle ritorsioni.

Il sistema per la gestione delle segnalazioni di corruzione della Pubblica Amministrazione è disponibile al seguente indirizzo.

 

Data ultima modifica: 31 Gennaio 2024